Istituto Giovanni Merlini - Storia - Istituto Merlini

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La storia dell'Istituto

L’istituto “Giovanni Merlini” delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, paritario dal 29 dicembre 2000, inizia la sua attività formativa nella città di Viterbo già nel lontano anno 1936, quando Giovanni Merlini, guida spirituale nonché profondo amico di Maria De Mattias, accolse nei locali di Viale IV novembre n°25 adolescenti e giovani provenienti da tutta la provincia. Nel 1940 i locali accolsero anche giovani per frequentare le scuole medie, riconosciute solamente il 13 luglio del 1945 a causa della imminente guerra mondiale. Qualche anno più tardi, nel 1947, fu aperto l’Istituto Magistrale anche questo riconosciuto solamente cinque anni più tardi. Nell’anno scolastico 1949/1950 la comunità educativa si trasferì nei nuovi locali ubicati in viale Triste, oggi via Giovanni Merlini, in cui si trova tutt’ora. Nel 1966 veniva istituita la Scuola Magistrale per preparare le maestre all’insegnamento nella scuola materna, corso che ha funzionato sino all’anno scolastico 1974/1975.
Nel 1972, su richiesta delle autorità scolastiche locali, l’istituto apre le porte al Liceo Linguistico, riconosciuto legalmente con D.M. 20.5.1977, che progressivamente prenderà il posto del Liceo Magistrale fino a cancellare definitivamente l’indirizzo nel 1975/1976. Attualmente l’Istituto Giovanni Merlini oltre a contenere il Liceo Linguistico, dà ubicazione anche ad una scuola Secondaria di 1°, ad una scuola Primaria e ad una scuola dell’Infanzia.
Cortile dell'istituto
Ven. Giovanni Merlini
Ven. Giovanni Merlini
VENERABILE GIOVANNI MERLINI
Nato a Spoleto, grande e bella città dell'Umbria, il 28 agosto 1795, trascorse la fanciullezza e la gioventù nell'innocenza, nell'apostolato fra i coetanei, suscitando l'ammirazione dei genitori e degli insegnanti. Divenuto sacerdote nel 1818, sentì parlare del grande missionario S. Gaspare Del Bufalo e volle incontrarlo a S. Felice di Giano Umbro, dove questi aveva fondato nel 1815 la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Il colloquio con il santo romano fu decisivo per don Giovanni. Si unì alla sua Congregazione e ne divenne la fiaccola più ardente. Dopo aver sentito le parole di don Giovanni, numerosi peccatori, settari e ladri si convertirono. La sua devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù e alla Madonna, era tale che, al solo parlarne si commuoveva fino alle lacrime. Ebbe in modo singolare il dono di dirigere le anime. Il frutto più splendido di tale ministero fu la Beata Maria De Mattias, altra seguace di S. Gaspare, fondatrice delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, che guidò per tutta la vita, condividendone il lavoro e le pene per le sorti del nascente Istituto. Nominato Rettore generale dei Missionari del Preziosissimo Sangue, rimase per 25 anni ineguagliabile padre per tutti con impareggiabile saggezza e prudenza, aumentando le fondazioni in Italia e all'estero. Fu così cercato e benvoluto dalla gente che anche il Papa Pio IX che ammirava le sue virtù gli chiese spesso consiglio. Nel 1849, ascoltando le suppliche ardenti di don Giovanni, il Papa estese a tutta la Chiesa la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Morì investito volontariamente da una diligenza il 12 gennaio 1873 a Roma. L'ultima buona azione di don Giovanni fu quella di perdonare il vetturino che l'aveva travolto. La sua salma, riposa accanto a quella del suo maestro S. Gaspare nella Chiesa di S. Maria in Trivio (a fianco della fontana di Trevi) a Roma.
Santa Maria De Mattias
Santa Maria De Mattias
I FONDATORI: SANTA MARIA DE MATTIAS
Nacque in Vallecorsa (FR), il 4 febbraio 1805. Il primo incontro con le Sacre Scritture lo ha gia sin da piccola in famiglia, soprattutto grazie al padre. Ispirata da San Gaspare del Bufalo, Fondatore dei Missionari del Prez.mo Sangue, nel 1834 fondò la Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo, ad Acuto, piccolo paese di montagna non lontano Roma. Scopo della fondazione era perpetuare l’adorazione a Cristo crocifisso e risorto, e la collaborazione con lui all'opera della salvezza.
Per circa quaranta anni ebbe come guida spirituale il Venerabile Giovanni Merlini, che la sostenne anche nell'Opera intrapresa, e fu il suo primo biografo. Morì a Roma il 20 agosto 1866.
Il primo ottobre 1950 Pio XII la dichiarò Beata.
E' stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II a Roma il 18 maggio 2003.
Le sue spoglie si venerano nella chiesa del Preziosissimo Sangue annessa alla casa generalizia del suo Istituto, in Roma.
Oggi circa 2.000 Adoratrici lavorano in tutti i continenti, in 26 nazioni: Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Bosnia, Brasile, Colombia, Corea, Croazia, Filippine, Germania, Guatemala, Guinea Bissau, India, Italia, Liechtenstein, Polonia, Serbia, Siberia, Spagna, Svizzera, Tanzania, Ucraina, USA.
San Gaspare
San Gaspare
I FONDATORI: SAN GASPARE
Gaspare del Bufalo nacque a Roma il 6 gennaio 1786. Fin da giovane, si dedicò all'evangelizzazione dei figli del popolo, della gente dei campi, dei poveri, dei malati; particolare amore lo rivolse ai degenti negli ospizi e negli ospedali. Completati gli studi presso il Collegio Romano divenne sacerdote del clero di Roma il 31 luglio 1808. Durante il periodo Napoleonico, Gaspare rifiutò il giuramento di fedeltà al nuovo governo e venne condannato all'esilio e poi al carcere nell'Italia settentrionale. Al suo ritorno a Roma, dopo la caduta di Napoleone, su mandato del papa Pio VII, insieme a un gruppo di compagni sacerdoti, si dedicò al rinnovamento del clero e del popolo cristiano attraverso le missioni popolari e gli esercizi spirituali. Animato da grande amore per il mistero del sangue di Cristo e volendone più efficacemente portare i frutti di redenzione alle anime, nel 1815 fondò la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, a cui si iscrissero uomini di grande santità, come il ven. servo di Dio d. Giovanni Merlini. Nel 1834, inoltre diede inizio all'Istituto delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue, coadiuvato dalla beata Maria De Mattias, che egli stesso aveva chiamato a tale missione.
La sua predicazione fu molto fruttuosa, anche nelle zone del basso Lazio infestate dal brigantaggio. Morí a Roma il 28 dicembre 1837.
Fu beatificato da s. Pio X il 18 dicembre 1904 e canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954 in piazza S. Pietro. Il suo corpo riposa a Roma nella chiesa di S. Maria in Trivio.
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